Le IA sono spesso causa di una serie di disturbi che traggono origine dalla incapacità dell’organismo di digerire completamente alcuni alimenti,che vengono degradati soltanto a livello di macromolecole, non utilizzabili né per la produzione di energia né per la crescita cellulare.
Il loro accumulo nel tempo lungo la parete intestinale, è causa di processi infiammatori.
L’intestino perde la sua funzione di “filtro”, e tali processi si estendono ad altri organi compromettendone la perfetta efficienza.
E’ una sorta di lenta e graduale intossicazione che si manifesta con una sintomatologia assai varia:
Problemi intestinali
Gastriti,
Ritenzione idrica
Senso diffuso di stanchezza
Cefalea
Manifestazioni cutanee
Mialgia e dolenzia articolare ricorrente
Disordini del peso corporeo sia in eccesso che in difetto
Questo test rileva la presenza e il livello nel siero del paziente di anticorpi IgG rivolti contro proteine derivate dai cibi ingeriti. Alcune di queste molecole ad alto peso molecolare, non completamente digerite, possono attraversare la barriera epiteliale intestinale e, una volta entrate nel flusso sanguigno, sono erroneamente riconosciute dal sistema immunitario come estranee, dando luogo ad una reazione dell'organismo.
A volte provocano una reazione IgE-mediata di tipo anafilattico (allergie alimentari), ma più comunemente si traducono in una lenta vaccinazione cronica IgG-mediata (intolleranza alimentare). Spesso questa reazione non solo non è diminuita dalla cottura dei cibi, ma ne è addirittura aumentata. Ci sono sempre maggiori evidenze che alti livelli di questi anticorpi siano associati a disturbi alimentari (come dolore addominale, diarrea e nausea) e sindromi (come mal di testa) che richiedono una sospensione temporanea o permanente di alcuni alimenti di consumo.
Il test, eseguito su 90 alimenti, può identificare tutti i principali responsabili delle cosiddette "Intolleranze alimentari": antigeni alimentari preparati ad hoc reagiscono con gli anticorpi IgG del siero del paziente, se presenti. Il risultato può essere fornito tale e quale, ovvero una scheda in cui sono segnalati, con il loro grado di intolleranza, gli alimenti che hanno reagito col siero del paziente, oppure è possibile, su richiesta, personalizzare la risposta creando un vero e proprio report in cui vi sono le modalità di comportamento alimentare che il paziente deve osservare sulla base delle intolleranze rilevate, nonché delle ricette consigliate con alimenti in sostituzione, per sopperire alle eventuali carenze derivate dalla sospensione del consumo degli alimenti a cui si è risultati intolleranti.